La quarta rivoluzione industriale, quella dello Smart Manufacturing, arriva dopo la prima rivoluzione meccanica di fine ‘700, la produzione di massa del ‘900 e la computerizzazione degli anni’60.
In Italia la sua adesione sta dando risultati incoraggianti: da uno studio di Sda Bocconi School of Management, le PMI coinvolte stanno rivolgendo a questi cambiamenti incoraggianti attenzioni in termini di azioni mirate (63% sul campione di 1200 aziende – 27% delle quali ha già concluso l’azione), budget dedicati, personale manageriale e proprietario coinvolto, dove le figure con un ruolo guida aziendale conducono nel 62% dei casi la transizione. Le competenze tecniche richieste sono infatti molto profonde e dialogano direttamente con le figure apicali dell’azienda.
Questa trasformazione comporta infatti una nuova configurazione, orchestrazione e integrazione dei processi che vedono adottare soluzioni digitali su più piani: la stampa 3D, la robotica, il Cloud Computing, IoT, Cybersecurity, Big Data Analytics.
Prendiamo in considerazione la gestione di enormi quantità di dati, Big Data appunto, provenienti dalla rete che compone tutta la catena di valore aziendale: produzione, magazzino, canali di distribuzione, personale, fornitori, relazione con il cliente.
Raggiungere la massima integrazione di quest’area significa beneficiare dell’ottimizzazione di tutti i processi, la riduzione di tutte le tipologie d’errore, l’efficientamento energetico degli stabilimenti, la maggiore flessibilità in ciascuna fase di lavorazione, la celerità e l’immediatezza del dato nel rapporto col cliente, che come sopra, accompagnano altre innovazioni della rivoluzione industriale 4.0, ovvero la robotica, l’automazione e la connettività tra gli elementi della filiera ad alta velocità.
Obiettivi del software per l’Industria 4.0
Prerogativa di questi software dedicati è che si integrino perfettamente con software gestionali e operativi già in possesso, al fine di ottimizzare la gestione degli standard di produttività. Il dettaglio nella fase operativa permette l’analisi e la gestione dei dati dalle micro-fermate di lavorazione (nelle linee di montaggio), o nei gruppi di dati ad elevata eterogeneità di cicli e codici (nel caso delle produzioni parcellizzate).
È il caso di Mes Teamsystem, interfaccia che scambia dati con il software gestionale, ordinandoli previamente su una struttura dati normalizzata e coerente. Il suo funzionamento è suddiviso in due macro funzionalità: la raccolta dati (lato server), dove applicare le configurazioni delle interfacce di raccolta e dove avviene la rielaborazione dei dati secondo logiche di validazione e trattamento, e la seconda funzione, lato client, dove l’hardware si occupa di far transitare i dati verso il server.
I software per l’Industria 4.0 e il super ammortamento
La rilevanza del cambiamento di stato delle imprese italiane (PMI comprese) è stata recepita dal Governo, che ha incluso nella legge di Bilancio 2017 gli incentivi riferiti al piano Industria 4.0: per quanto riguarda la digitalizzazione si estende da quest’anno la maggiorazione dell’ammortamento complessivo del 40%, il super ammortamento , oltre che sull’acquisto di beni strumentali anche per quelli immateriali, tra i quali i software deputati alle funzioni sopra dette.
L’aspetto importante di queste misure è che i benefici legati alle misure innovative possono essere tra loro cumulabili: questo significa che nel caso di investimento in beni strumentali e beni chiave per l’Industria 4.0, si sommano gli ammortamenti.
I beni ammessi all’agevolazione sono stati indicati nell’Allegato B della Legge di Bilancio, consultando le ultime due pagine.
Chiedi maggiori informazioni siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.